lunedì 29 febbraio 2016

Curiosità Argentine

Risistemando i documenti del mio ultimo viaggio ho trovato dei brevi appunti su alcune cose curiose in cui io e il comante ci siamo imbattuti in Argentina. Purtroppo non ho le foto di tutte queste particolarità ma vi assicuro che colpisce vedere i poliziotti in servizio in sella a moto private di differente colore e modello e non su veicoli di "ordinanza" (quindi con stemmi e colori ufficiali). Questo fotografa la pesante crisi economica in cui versa lo Stato argentino; la gente deve arrangiarsi come può anche con "lavori" da noi scomparsi come quello del lustrascarpe.

Il centro di Buenos Aires non si affaccia sull'oceano ma sul Rio de la Plata. L'enorme estuario è coperto dall'aeroporto cittadino e da un immenso parco che abbiamo percorso in bici... arrivati alla foce del Rio abbiamo capito perchè queste acque siano così gelosamente nascoste!!

Un simpatico esempio di decorazioni murali di una scuola della capitale.

Non è passato inosservato il signore che nel volo BA - Iguazù si è presentato al check in vestito da ciclista (in effetti il pantaloncino con fondello poteva proteggerlo dalle eventuali reazioni del personale di terra); sul volo - probabilmente su invito delle hostess - si è deciso ad indossare un paio di pantaloni lunghi. Purtroppo non ho la foto del ciclista, metto quella molto più bella dell'alba in volo.

Bizzarro anche l'incontro, alle ore 16 in centro a Buenos Aires, con un ragazzo che passeggiava allegramente indossando un mantello e cappuccio nero ... Fidelio di eyes wide shut era forse argentino!?!?! Al porto della Boca , invece, abbiamo assistito (per ben due pomeriggi) al siparietto di un simpatico chico che con microfono (finto) blaterava rivolgendosi ad un pubblico immaginario.

Moltissime persone, anche giovani, pur di non stare senza yerba mate (un infuso di erbe molto diffuso tra argentini e uruguaiani), si muovono imbracciando il mate (recipiente) con la bombilla (cannuccia) e il thermos, così perdendo l'uso di - quantomeno - una mano. E' aperto un concorso di idee per superare questi scomodi ma - evidentemente - indispensabili accessori.

Pure in Argentina ci sono i furbetti che cercano di infilarsi dietro ad altro veicolo per non pagare il pedaggio dell'autostrada... a quello che abbiamo visto noi è arrivata la sbarra del casello sulla cappotta dell'auto. Poco male per il mezzo, visto che si trattava di un cumulo di ferro vecchio su 4 ruote. La foto qui sotto invece è dell' Avenida 9 de Julio a Buenos Aires, ritenuta la strada più larga al mondo.


Le Malvinas (Isole Falkland - territorio del Regno Unito) rimangono una ferita ancora aperta nel cuore degli argentini che le considerano loro territorio.

Nelle giornate in cui abbiamo visitato il Perito Moreno, il ghiacciaio si trovava nella fase di "chiusura" in quanto il fronte del ghiaccio era avanzato fino alla sponda opposta del Lago Argentino. La parte di lago detta Brazo Rico risultava così chiusa con conseguentemente innalzamento del livello dell'acqua (fino a 30 metri). Ad intervalli non regolari di 2-4 anni la pressione dell'acqua arriva a rompere lo sbarramento di ghiaccio ristabilendo il livello delle acque.


I coatì sono simpatici animaletti incontrati nel parco delle cascate di Iguazù ... appena fiutano del cibo provano ad infilare il loro musetto negli zaini incustoditi dei turisti.

Infine, i bagni argentini. Due curiosità... il porta carta igienica si trova inspiegabilmente a soli 20 cm dal pavimento, costringendo a strane configurazioni per raggiungere l'ambito pezzo di cellulosa. Ma quello che sorprende di più è che i bagni argentini sono serviti di un oggetto d'arredo vanto dell'italica detersione. Ebbene si... anche a queste latitudini hanno il bidet! La cosa strana è che il getto d'acqua arriva da sotto e non lateralmente come da noi. Questo agevola le classiche operazioni di pulizia ... una sola accortezza però, non aprite l'acqua "a manetta" altrimenti rischiate di docciarvi con l'effetto fontana del bidet!!

Nessun commento:

Posta un commento